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Stefano Bisi racconta l’indagine sui massoni

Stefano Bisi GOI

Stefano Bisi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, la più grande obbedienza della massoneria italiana, venerdì presenterà il suo libro “Massofobia” al Caffè municipio di Pordenone. L’appuntamento è alle 18, cinquanta i posti disponibili per l’evento organizzato da Daniele Franceschi, maestro venerabile della R:. L:. Paolo Sarpi di San Vito al Tagliamento. L’iniziativa fa capo al Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili del Friuli Venezia Giulia.
Bisi, giornalista e scrittore senese, attraverso “Massofobia” ripercorre l’indagine avviata nel 2016 dal pool antimafia per individuare eventuali correlazioni tra gli iscritti alla massoneria e organizzazioni criminali.
Un’attività investigativa che, secondo l’autore, non ha fornito i riscontri ipotizzati dagli inquirenti. Il giornalista, infatti, è dell’idea che non sia emerso nulla di rilevante, in relazione a possibili collegamenti tra la massoneria e le mafie. L’attività investigativa ha preso il via attraverso il sequestro delle liste degli iscritti alle logge massoniche: i nomi, quindi, sono stati analizzati, con l’obiettivo di scandagliare le posizioni di chi fa parte degli ordini.
Il Grande Oriente d’Italia conta oltre 800 logge e più di 23 mila iscritti: oltre a essere la più grande obbedienza italiana, è quella che ha ricevuto il maggior numero di riconoscimenti da parte di analoghe realtà estere. La presentazione di “Massofobia” che si terrà in città rappresenta un’occasione utile per avere il punto di vista di Bisi su una vicenda delicata e dalle molteplici sfaccettature. Il giorno successivo, l’autore sarà a Udine per un’iniziativa analoga.-

M.P.

Dal Messaggero Veneto (Pordenone) 4/9/2018